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giovedì 18 aprile 2013

Primo post- scopo di questo blog: raccogliere gli elementi del mio percorso lavorativo nel settore informatico-sanitario

Dopo aver maturato un minimo di esperienza sufficiente ad attivare blogger mi propongo finalmente di dedicare un blog alla mia attività. Non solo perchè è forse la cosa più sensata da fare lavorando in autonomia su progetti che necessitano di essere documentati e successivamente anche presentati a terzi da esempio, ma anche perchè, per fortuna, l'argomento  mi appassiona ancora.

La mia impresa, Info-Team, si ripropone di affiancare e supportare operatori nel settore della sanità (studi medici, Medici di famiglia, studi odontoiatrici, ospedali e poliambulatori) ad organizzarsi utilizzando l'informatica nel migliore dei modi, ottimizzando le procedure ed eliminando le perdite di tempo dovute all'informatizzazione ed enfatizzando i benefici dovuti all'introduzione di procedure informatizzate.



Può sembrare una cosa ovvia, superflua, ma non è così.
Difficilmente mi è capitato di entrare in contatto con operatori (chiamerò così dal medico alla segretaria) pienamente soddisfatti del programma, procedura o tecnologia che stavano utilizzando.

Lavoro ormai da 20 anni nel settore spercifico dell'informatica negli ambienti sanitari e molto spesso la soddisfazione per le ripetute frasi di soddisfazione per un mio intervento "ci hai salvati", "meno male che ci sei tu", "ma non andrai mica via?" è stata rapidamente spazzata successivamente da una tagliente affermazione colta magari mesi dopo e lanciata con noncuranza " qui non funziona mai niente!".

Ed è vero: utilizzare l'informatica in ambito lavorativo ma dedicando risorse minime e tipologie di progettazione amatoriali determinano l'effetto che i sistemi, che comunque sono ormai imprescindibili dall'utilizzo in ambito lavorativo, si possono spesso "piantare" o comunque possono non portare in definitiva al risultato sperato.

Personalmente preferisco sempre partire da un progetto vuoto, un ambiente non informatizzato, con ancora tutta l'analisi da effettuare, piuttosto che dover rincorrere password e procedure farraginose da cui recuperare i dati; ma i desideri sono una cosa, la realtà un'altra.

Quindi qual'è lo scopo di questo primo messaggio?

Presentarmi, dare una prima idea degli argomenti di cui parlerò e soprattutto ribadire il concetto che nell'informatica applicata alla organizzazione di uno studio medico non vi deve essere lo stesso grado di incertezza che contraddistingue l'informatica amatoriale.
I dati devono essere salvaguardati così come i sistemi devono essere periodicamente sottoposti a controlli e non basta un contatto con un call center che operando da remoto risolve il problema sporadico. Sono necessari check-up periodici in sede, documentazione dettagliata delle procedure e un interlocutore "terzo" unico, che possa fare da referente di fiducia tra lo studio medico ed i fornitori di software e servizi di connessione e telecomunicazione.

Di questo me ne occupo io.



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