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venerdì 27 settembre 2013

Durata della batteria su iphone dopo aggiornamento a iOS7

Ecco alcuni suggerimenti per aumentare la durata della vita della batteria

l nuovo iOS 7 offre molteplici opzioni che permettono di aumentare la durata della batteria. I dispositivi di ultima generazione, tra cui iPhone e iPad, molto spesso, offrono performance di alto livello ma una durata della batteria insoddisfacente. iOS 7, quindi, è stato completamente riscritto per poter essere un sistema operativo in grado di offrire funzionalità uniche ed allo stesso tempo un alto livello di ottimizzazione. Andiamo, quindi, a vedere come è possibile aumentare la durata della batteria in iOS 7.
Apple, con iOS 7, ha rivoluzionato completamente l’esperienza utente introducendo una nuova interfaccia grafica e nuove funzionalità. Uno dei principali problemi dei possessori di iPhone ed iPad è quello di ridurre il consumo della batteria, soprattutto quando i dispositivi vengono utilizzati di frequente. Tecnozoom, per questo motivo, vi offre alcuni semplici ed efficaci consigli su come aumentare la durata della batteria del vostro iPhone, iPod Touch o iPad con iOS 7.
Disattivate tutti gli aggiornamenti in background
Una delle novità presenti su iOS 7 è quella di avere la possibilità di scaricare gli aggiornamenti delle applicazioni in automatico. Pur essendo utile per alcuni utenti, molto spesso comporta un consumo “anomalo” della batteria. Per questo motivo vi suggeriamo di disattivare questa funzionalità andando in Impostazioni –> iTunes Store e App Store –> scendete in basso e disattivate Aggiornamenti dentro la sezione Download Automatici.
Disattivate AirDrop
AirDrop rappresenta una vera e propria novità. Tutti coloro che possiedono un iPhone 5 o modello superiore possono utilizzare AirDrop per condividere i propri file, con altri dispositivi iOS o Mac. Pur essendo una funzionalità veramente utile, gli utenti si scordano di disattivarla e ciò comporta un consumo, ben evidente, della batteria. AirDrop, infatti, attiva le connessioni Bluetooth ed anche il Wi-Fi. Vi suggeriamo di disattivarla, quando non viene utilizzata, attraverso il Centro di Controllo cliccando su AirDrop e disattiva.
Effetto parallasse
In iOS 7, oltre all’interfaccia grafica completamente rinnovata, Jony Ive ha lavorato per introdurre un’effetto tridimensionale nella Home, denominato parallasse. Nelle impostazioni, tuttavia, non troverete mai la voce “parallasse”, bensì per disattivare questo effetto dovrete entrare in Impostazioni –> Generali –> Accessibilità –> ed attivare la funzione Riduci velocità. A questo punto, quindi, l’effetto parallasse non vi sarà più nella Home, ma allo stesso tempo avrete aumentato leggermente la durata della vostra batteria.
Disattivare luminosità automatica
Uno dei suggerimenti che viene, spesso, dato ai possessori di iPhone o iPad è quello di disattivare la luminosità automatica. Qualora, infatti, vi troviate in un locale poco illuminato il dispositivo regolerà di conseguenza la luminosità al minimo, ma in molti luoghi la luminosità dello schermo verrà impostata al massimo, aumentando di conseguenza il consumo della batteria. Per disabilitare questa funzionalità andate in Impostazioni –> Sfondi e luminosità –> disattivate Luminosità automatica.
Servizi di localizzazione
Molte applicazioni utilizzano i servizi di localizzazione, ma questa tipologia di funzionalità non è utile in tutte le applicazioni. Ovviamente Google Maps, Foursquare o la Fotocamera sono applicazioni in cui può risultare utile il servizio di localizzazione, ma in app come Facebook, Chrome, Safari e molte altre ancora risulta completamente inutile. Vi suggeriamo, quindi, di disattivare i servizi di localizzazione andando in Impostazioni –> Privacy –> Servizi di localizzazione e deselezionando le applicazioni desiderate.
Wi-Fi Spento
Infine, come ultimo suggerimento, vi consigliamo di disattivare il Wi-Fi, poichè quest’ultimo ricerca continuamente tutte le connessioni presenti nelle vicinanze. Questa ricerca continua, quindi, comporta un ulteriore consumo di batteria. Aprendo il Control Center e cliccando sul pulsante che rappresenta il Wi-Fi è possibile attivarlo e disattivarlo.

giovedì 29 agosto 2013

Le applicazioni sviluppate in access sono sempre sul filo del rasoio. Meglio convertirle in qualcosa di più strutturato.

Ricevo una mail da Microsoft che come al solito va interpretata nei suoi segnali inquietanti:



"Il Nuovo Office è un’ottima opzione per aggiornare licenze della suite in versioni precedenti quali, ad esempio, la versione Office 2003, utilizzata ancora oggi da più di un terzo degli utenti. Ti ricordiamo a tal proposito che, proprio per questa versione di Office, nel mese di Aprile 2014 Microsoft cesserà il supporto tecnico. Inoltre, come avrai avuto modo di leggere nelle precedenti comunicazioni, ci sono interessanti novità che riguardano la trasferibilità della licenza del nuovo Office. Tale diritto, ora espressamente previsto dalla licenza d’uso, non era infatti disponibile nella versione precedente."

La notizia che microsoft cesserà il supporto tecnico non credo faccia sobbalzare sulla sedia nessuno, anche perchè suppongo nessuno si sia mai immaginato di alzare il telefono per avere informazioni su una funzione excel o una formattazione di word direttamente da Redmond, MA è un modo ambiguo per comunicare che le vecchie versioni, per quanto ancora diffuse, non saranno compatibili con i nuovi sistemi operativi.

Vale a dire che se per caso vi capiterà di cambiare il pc è molto probabile che la vecchia copia di office che avete nel cassetto non sarà più installabile. 
Questo ha un impatto piuttosto relativo A MENO CHE NON UTILIZZIATE UN "PROGRAMMINO" SVILUPPATO SU DI UNA VECCHIA PIATTAFORMA ACCESS.

Access è un database, ovvero dovrebbe esserlo, ma di fatto dalla versione 95 in poi è stato l'unico programma del pacchetto office che ha creato giganteschi problemi di compatibilità passando da una versione all'altra.
Per un pò, access 2000, 2003 microsoft si è preoccupata almeno di simulare interesse riguardo al problema, considerando i diversi formati e fornendo tool per la gestione dei formati. Poi dalle versioni successive sostanzialmente gli utenti che si erano fatti sviluppare dall'amico piccole applicazioni in access, hanno sempre rischiato di non poterle utilizzare più.

In realtà vi è un errore di fondo relativamente a queste decine di migliaia di applicazioncine sviluppate in access al volgere del cambio millennio. L'errore è che quasi nessuno ha portato a compimento il lavoro, ovvero le ha poi trasformate in vere applicazioni. Applicazioni cioè che possono "girare" senza necessariamente installare un software che oggi può costare quasi 500€.
Il sistema c'era e c'è eccome, solo che è molto mal documentato e sviluppatori in grado di seguire senza difficoltà la procedura, già all'epoca non si sarebbero mai sognati di sviluppare con access.
Il sistema è utilizzare i run time per creare un eseguibile che fosse un applicazione vera e propria.
Un pò come si usano i PDF per visualizzare i documenti office senza office così con tale procedura si crea una copia del programma che può "girare" senza access.
Ad ogni modo i problemi di compatibilità sarebbero probabilmente emersi lo stesso con l'evolversi dei sistemi operativi, ma almeno il programmatore avrebbe potuto sviluppare nuove copie del programma man mano che si evolvevano sistemi operativi, pc e quant'altro.

Forse mi sono dilungato un pò troppo ma il concetto è questo:
SE UTILIZZATE UN PROGRAMMA IN ACCESS E QUESTO PROGRAMMA VI SERVE DAVVERO SAREBBE IL CASO DI FARLO CONVERTIRE IN QUALCOSA CHE POTRA' FUNZIONARE ANCHE IN FUTURO CONSULTANDO UN INFORMATICO.

SE, INVECE, QUESTO PROGRAMMA NON E' FONDAMENTALE PER LA VOSTRA ATTIVITA', MEGLIO...



 A complicare ulteriormente le cose, ed è per questo che ritengo che per il database access i nodi verranno al pettine, Microsoft sta spingendo gli utenti verso la versione "cloud", ovvero office 365, ove si propone di vendere office come servizio che verrà aggiornato direttamente dal web e dal web viene utilizzato. A mio parere questa sarà la motivazione definitiva per gli utenti per mettersi il cuore in pace e passare a pacchetti office spesso con licenza GNU (che in Italia viene tradotta "gratis" per la totale assenza di padronanza concetto del condividere per il bene di tutti) che per chi volesse approfondire sono:
P.S.: per chi volesse capire il concetto GNU = NO gratis: http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License
 

mercoledì 24 luglio 2013

La telefonia dello studio medico, del poliambulatorio, dello studio dei MMG associati.

Incappare in un numero verde con relativo contact center o call center per ottenere assistenza per esempio sulla telefonia era considerato qualche anno fa una iattura per il malcapitato. Oggi molte aziende sembrano aver capito che configurando bene tali sistemi e permettendo all'utente di esprimere una valutazione sul servizio ottenuto, può essere un incentivo per gli operatori a non sfogarsi sul malcapitato utente trincerandosi dietro l'anonimato.

La maggioranza delle volte ci sarà capitato di imbatterci in tali call center dovendo parlare con compagnie telefoniche, fornitori di energia o pubblica amministrazione.

Come è successo per tente tecnologie anche questa è oggi alla portata di tutti ovverosia, il budget per poter avere un sistema che oltre a non costare più di un piccolo centralino tradizionale può semplificare il lavoro di segreteria permettendo di dirottare le telefonate, predisporre dei messaggi per le richieste ripetitive o semplicemente fornendo informazioni relative agli orari di apertura, magari mentre il chiamante è in attesa.

Ecco un link che vi spiega a mio parere in maniera efficace quello che potete pensare di ottenere da on centralino digitale economico, proprio dal produttore dello stesso.


Quello che è necessario avere è una linea telefonica, per esempio una normale ISDN ed una adsl.

Naturalmente siamo a disposizione per fornirvi tutte le indicazioni del caso.

sabato 29 giugno 2013

I medici di famiglia organizzati in piccoli poliambulatori aperti 24/24. Una bella soluzione, ma chi paga?

Qualche tempo fa, quando ancora si udivano canti tribali in sottofondo per la preparazione del sacrificio dell'assessore alla Sanità, Paolo Monferino, ho rinvenuto un interessante pieghevole distribuito in farmacia, che spiegava ai Piemontesi, come sarebbe cambiata la sanità e come si sarebbero riorganizzate le strutture.

L'ho letto e come potrà appurare chiunque lo abbia avuto in mano mancano alcuni aspetti chiave: i tempi e le modalità, perchè i fantomatici CAP cui si fa riferimento al numero verde pubblicato sul volantino, chiamato più volte inutilmente, non sanno nemmeno dove e cosa siano. Fate la prova per curiosità, chiamate il numero verde indicato.

giovedì 13 giugno 2013

L’informatica negli ambienti sanitari, che sia giunto il momento di iniziare a prenderla sul serio?





Mi si risponderà: “ma noi la prendiamo da sempre sul serio!”



Allora mi piacerebbe sapere come catalogare le seguenti “immagini” che mi rimangono impresse nella memoria di ventennale esperienza di attività in Ospedali e Poliambulatori privati e pubblici:
  
  • La password è scritta sul monitor
  •  Si blocca l’attività in ospedale perché gli utenti non sono in grado di capire il seguente messaggio che appare a video “la password di rete è scaduta, si prega di inserire una nuova password per l’utente XXXX”
  • I pazienti non possono essere chiamati per nome per la legge sulla privacy (poi però i dati con i loro esami ematici sono visibili da chiunque si trovi a passare davanti ad un monitor acceso)
  • Il dischetto con le radiografie ed il referto nessun PC “lo apre”
  • Tutte le prestazioni sono prenotabili dai pazienti “on line” basta che si colleghino al sito, selezionino la prestazione che debbono richiedere ed indichino il numero di telefono a cui saranno richiamati per l’effettiva prenotazione.
  • Lo sportello per le prenotazioni è chiuso perché la stampante è inceppata e stiamo aspettando il tecnico…domani.
  • Abbiamo speso 50.000€ per l’ecografo, non vorremo mica spendere anche 300€ per un contratto di manutenzione?
  • Stiamo facendo fare uno studio su come far “comunicare tra loro” i consulenti che abbiamo incaricato di studiare come far “comunicare tra loro” i software che gestiscono gli apparecchi del laboratorio analisi, che devono comunicare con la cartella clinica informatizzata che però al momento, non funziona.
  • Come si accende il pc, devo premere il tasto sul monitor? 


    Il tecnico informatico:” ecco ora dovrebbe funzionare!”  Il medico: “ah, e cosa era?”
      
     

Questi sono tutti estratti da situazioni reali ed avvenute.